Contratto – Al via la commissione paritetica per l’ordinamento professionale del personale ATA

Il 20 novembre 2018, presso l’ARAN, si è costituita nel primo incontro la Commissione paritetica fra l’Agenzia negoziale e i Sindacati sull’ordinamento professionale del personale ATA prevista dall’art 34 del CCNL Istruzione. Per la Uil Scuola hanno partecipato Pasquale Proietti, Mauro Panzieri e Antonello Lacchei.

I rappresentanti dell’ARAN hanno richiamato i compiti della Commissione come definiti dal CCNL. I risultati dell’attività serviranno da base per il prossimo rinnovo contrattuale e dovranno partire dall’analisi dell’esistente per giungere ad una proposta che riconosca il ruolo del personale ATA, nell’ambito della comunità educante su cui è costituita l’autonomia scolastica. Per istruire il lavoro è stata fornita una prima documentazione sulle declaratorie e sugli ordinamenti vigenti, arricchita da elementi statistici tratti dal conto annuale dello Stato sulle aggregazioni per età anagrafica e titolo di studio. L’Aran ha inoltre proposto una valutazione di efficacia dell’organizzazione del lavoro esistente e una comparazione delle classificazioni degli altri comparti e settori del pubblico e del privato.

LA Uil Scuola ha ricordato al tavolo che sia per il reclutamento che per la classificazione il personale della scuola vige un ordinamento ‘speciale’ legato alla specificità del settore che si concretizza nella Comunità Educante: per questo i raffronti con altre realtà del lavoro pubblico o privato rischiano di essere fuorvianti. La scuola non può essere paragonata agli altri uffici pubblici o privati. Va respinta ogni forma di omologazione come quella che abbiamo subito per effetto del decreto legislativo 150 (c.d. Brunetta).

Per questo si pone il problema di una rivisitazione delle aree contrattuali e della nuova classificazione professionale che deve partire dalla valorizzazione delle esperienze maturate e ipotizzare l’introduzione di nuove figure. Un errore nel quale non si deve cadere è quello di sovrapporre i piani operativi. Infatti definizione organico e attuazione del contratto vigente sono questioni che attengono al Ministero. Ci riferiamo in particolare alla definizione di un organico d’area C, alla ripresa delle posizioni economiche, al ripristino della mobilità professionale tra le Aree, al pagamento delle indennità obbligatorie e contrattualmente definite. Per quelle non serve un nuovo contratto ma la volontà di attuare quello vigente.

Gli incontri proseguiranno nei prossimi giorni.

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